2 – Ascolta casa tua
Questa sera vi abbiamo fatto portare alcune foto di casa vostra e vi abbiamo fatto ascoltare alcuni brani tratti da film di diverso genere e ambientati in casa.
Ora prova a mettere insieme i tuoi pensieri e cerca di rispondere a queste domande:
- Cosa ho pensato e provato ascoltando queste conversazioni familiari? Ti è venuta in mente qualche situazione che hai vissuto anche tu?
- Quali sono gli ambienti che vivo maggiormente in casa mia: la camera, la sala, la cucina, …?
- Come è per me la mia casa? Provo a descriverla ma non tanto fisicamente, quanto rispetto a come io la vivo…
- Come la vivo? Quanto tempo passo in casa? Prima ci stavo di più o di meno? Perché?
- Quali momenti belli ricordo o sono abituali?
- Ci sono anche dei momenti più faticosi o brutti che associo a casa mia?
- Prova magari anche a scrivere una conversazione che hai avuto in casa tua particolarmente significativa, sia in positivo che in negativo?
- C’è un modo giusto di vivere la/in casa? Quale secondo te?
- Confrontandoti in gruppo con gli altri, ti accorgi che vorresti vivere la casa in modo diverso? C’è qualcuno che “invidi” rispetto a come vive in casa sua? Perché?
Prova a rispondere nello spazio qui sotto.
Ora leggi queste considerazioni. In quale ti ritrovi di più? Confrontati nel tuo gruppo.
L’adolescente è alla ricerca di una casa che lo aiuti a soddisfare il bisogno di appartenere a qualcuno, di trovare il proprio posto nel mondo. Durante questa ricerca prova ad entrare o si trova ad abitare case diverse, ovvero:
La casa-tenda: mobile, facile da montare e rimontare, fragile e insicura. È una casa che può essere spostata, senza difficoltà, da un luogo all’altro, per un periodo di tempo più o meno lungo (dieci giorni da mamma e cinque da papà); nella quale può entrare chiunque, ma non può starci molto, perché è generalmente piccola e scomoda;
La casa-torre: senza finestre, buia con mura spesse. È il luogo in cui rinchiudersi, custodire i segreti, rendersi impenetrabili e inavvicinabili. In essa si è sicuri, come in una fortezza; si è da soli, isolati dagli altri. È una casa che difende, nasconde, isola e talvolta soffoca perché non permette di vedere al di là;
La casa-villetta: spesso con giardino, accogliente, luminosa, colorata e ospitale. Le persone possono entrarci, stare comode, ma possono anche uscire in giardino, sedersi e passeggiare, chiacchierare con i vicini, mantenendo le dovute distanze; fare feste, divertirsi;
La casa-baracca: dove tutto è sottosopra, non ci sono spazi per sé, ma si condivide tutto con tutti; ogni persona che entra lascia la sua impronta, bella o brutta; è sempre in disordine, sporca, trascurata; qui non si prova vergogna, ha tante fessure, imperfezioni, zone aperte e zone chiuse.
Ecco il calendario dei prossimi incontri:
Lunedì 10 ottobre | Incontro breve: 18.30 – 20.00. |
Lunedì 17 ottobre | Incontro lungo: 18.30 – 21.00. |
Lunedì 24 ottobre | Incontro breve: 18.30 – 20.00. |
p.s.: rimani libero dal 3 al 6 gennaio 2017. Andiamo in montagna a Champorcher per il nostro tradizionale campo invernale!
Don Luca e i tuoi educatori