3 – Per chi una cosa non ce l'ha...
Nello scorso incontro abbiamo parlato di come è la nostra casa, di come la viviamo, di cosa rappresenta per noi, di come ci stiamo.
È inevitabile che ci si lamenti, anche se a volte lo facciamo un po’ troppo. Ce ne accorgiamo tutti che a volte esageriamo, soprattutto quando ci fermiamo a pensare a chi una casa non ce l’ha per davvero. Pensa ai terremotati di Amatrice e Accumuli, ad esempio. Ma anche ai cosiddetti “homeless”, a chi vive presso quelli che una volta si chiamavano orfanotrofi, oppure in comunità. Pensa a chi scappa di casa o a chi è cacciato, a chi vive in situazioni di guerra…
Insomma: avere un tetto sotto cui stare e delle persone con cui condividere le nostre giornate nell’intimità del “focolare” forse non è da considerare troppo scontato.
Basterebbe andare a Milano, di sera, alla stazione centrale o nei portici del centro… oppure conoscere qualche amico che è in una comunità… o magari avere una casa nelle zone colpite dal terremoto…
Partiamo da un video che ha come sottofondo la canzone per i terremotati dell’Aquila…
A questo proposito, leggi il testo di questa canzone che Bruce Springsteen ha dedicato ad uno dei suoi ultimi concerti agli abitanti di Amatrice. Quale messaggio vuole dare secondo te?
Bruce Springsteen, My city of ruins “There is a blood red circle on the cold dark ground and the rain is falling down the church door’s thrown open I can hear the organ’s song but the congregation’s gone my city of ruins my city of ruins Now the sweet bells of mercy drift through the evening trees young men on the corner like scattered leaves the boarded up windows the empty streets while my brother’s down on his knees my city of ruins my city of ruins Come on, rise up! Come on, rise up! Come on, rise up! Come on, rise up! Come on, rise up! Come on, rise up! Now’s there’s tears on the pillow darlin’ where we slept and you took my heart when you left without your sweet kiss my soul is lost, my friend tell me how do I begin again? My city’s in ruins my city’s in ruins Now with these hands with these hands with these hands I pray Lord with these hands with these hands I pray for the strength, Lord with these hands with these hands I pray for the faith, Lord we pray for your love, Lord we pray for the lost, Lord we pray for this world, Lord we pray for the strength, Lord we pray for the strength, Lord Come on, come on come on, rise up come on, rise up come on, rise up…”. |
Traduzione. “C’è un cerchio rosso sangue sulla fredda terra scura e la pioggia sta cadendo le porte della chiesa si aprono con un colpo posso sentire la musica dell’organo ma la congregazione se n’è andata Mia città di rovine mia città di rovine Ora i dolci veli della misericordia si muovono lentamente tra gli alberi della sera giovani uomini all’angolo come foglie sparse le finestre sono sbarrate le prostitute e i ladri mentre mio fratello è piegato sulle sue ginocchia Mia città di rovine mia città di rovine Forza risolleviamoci! Forza risolleviamoci! Ora c’è una lacrima sul cuscino tesoro, dove abbiamo dormito e ti sei presa il mio cuore quando mi hai lasciato senza i tuoi dolci baci la mia anima è persa, amico mio dimmi ora come farò a ricominciare ancora? La mia città è in rovina la mia città è in rovina Ora con queste mani prego il Signore con queste mani dammi la forza Signore con queste mani dammi la fede Signore con queste mani prego il Signore con queste mani dammi la forza Signore con queste mani dammi la fede Signore con queste mani Forza risolleviamoci! Forza risolleviamoci! Risolleviamoci!”.
Album: The rising (2002) |
Ecco, ora accosta questi testi con le due vignette che il giornale “satirico” Charlie Hebdo ha messo sul suo giornale. Che cosa ne pensi?
Confrontati adesso in gruppo:
Non è che forse diamo troppe cose per scontato?
Hai provato a metterti nei panni di chi ha perso la propria casa, da un giorno all’altro, casa frutto di mille fatiche e mille risparmi?
In tutta Italia si poteva aiutare i terremotati con un semplice messaggio del telefono, oppure anche noi in chiesa abbiamo raccolto fondi e così anche la Sportiva ha raccolto delle offerte durante la festa dell’oratorio. Tu come ti sei mosso? Tu cosa hai fatto?
Sai bene che in Europa da decenni si vive il “dilemma dell’accoglienza” degli immigrati, di chi fugge da situazioni di guerra, di chi cerca asilo, di chi cerca lavoro… Che idea hai in merito? Avremo modo di parlarne anche settimana prossima…
Ecco il calendario dei prossimi incontri:
Lunedì 17 ottobre | Incontro breve: 18.30 – 21.00. |
Lunedì 24 ottobre | Incontro lungo: 18.30 – 21.00. Alle ore 21.00 incontro con e per i genitori |
Lunedì 31 ottobre | Incontro sospeso: i vostri educatori sono a fare gli Esercizi Spirituali! |
p.s.: rimani libero dal 3 al 6 gennaio 2017. Andiamo in montagna a Champorcher per il nostro tradizionale campo invernale!
Don Luca e gli esucatori